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Pubblicato il 11 marzo 2025

Protezione della popolazione civile

In caso di conflitti armati e catastrofi naturali, le persone colpite sono esposte a rischi di violenza fisica o psichica. Se le autorità locali non prevedono misure concrete per affrontare questi casi, la salute fisica e mentale di queste persone è messa a rischio. Il reclutamento di bambini soldato, il trasferimento forzato e la violenza sessuale sono tuttora temi d’attualità e sono al centro dell’impegno dell’Aiuto umanitario della DSC.

Due bambini di spalle si tengono per mano in un campo profughi.

La protezione della popolazione civile è una priorità dell’Aiuto umanitario della DSC, che si impegna a proteggere le persone colpite da conflitti armati o catastrofi naturali utilizzando vari strumenti. La Svizzera sostiene le organizzazioni partner che operano nel campo della protezione, sia con contributi finanziari sia inviando esperte ed esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). L’Aiuto umanitario partecipa anche al dialogo politico e umanitario con i governi interessati e/o i partner locali e internazionali.

Priorità della DSC

La problematica della protezione occupa una posizione fondamentale nei progetti realizzati o sostenuti dall’Aiuto umanitario della DSC. I metodi d’intervento tengono conto dei bisogni specifici di protezione delle persone più vulnerabili.

La DSC coordina le sue attività nel settore della protezione con altri uffici federali. All’interno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), lavora in stretta collaborazione con la Divisione Pace e diritti umani (DPDU) della Segreteria di Stato e con la Divisione Diritti umani, lotta al terrorismo, diritto umanitario e diplomatico della Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP). Il coordinamento avviene anche a livello internazionale, sia attraverso gli uffici di cooperazione della DSC all’estero sia, a livello multilaterale, attraverso le missioni svizzere a Ginevra e a New York.

L’Aiuto umanitario della DSC è coinvolto attivamente nell’attuazione della strategia della Svizzera per la protezione della popolazione civile nei conflitti armati, adottata dal Consiglio federale.

Contesto

La protezione comprende tutte le attività che mirano a garantire il pieno rispetto dei diritti dell’individuo conformemente al diritto internazionale pertinente, i cui strumenti principali sono le Convenzioni di Ginevra e i loro Protocolli aggiuntivi, la Convenzione sullo statuto dei rifugiati e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Sulla base di questi strumenti giuridici, la protezione della popolazione civile è una priorità in tutte le attività umanitarie e riveste una grande importanza per l’Aiuto umanitario della DSC.

Anche se la Svizzera e la comunità internazionale si impegnano da anni per una protezione efficace delle vittime di conflitti armati e di catastrofi naturali, il bisogno di aiuto in questo ambito rimane enorme. Ancora oggi milioni di persone innocenti vengono ferite nella loro dignità o nella loro integrità fisica, poiché in situazioni di crisi i loro diritti sono messi in discussione o completamente ignorati. In particolare sono vittima di trasferimenti forzati, violenze sessuali e vengono addirittura uccise.

La responsabilità di proteggerle spetta in primo luogo alle autorità dei Paesi interessati o agli enti che controllano il territorio in questione. Tuttavia, se questi ultimi si mostrano incapaci o reticenti a offrire un livello sufficiente di protezione, gli attori dell'aiuto umanitario devono poter intervenire il più in fretta possibile e senza intralci. Quando gli interventi umanitari vengono ritardati o impediti, come avviene spesso, le vittime sono private di un'assistenza e di una protezione garantita loro dal diritto internazionale.

Contatto

DSC / Aiuto umanitario e Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA)
Eichenweg 5
3003 Berna