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ComunicazioniPubblicato il 28 novembre 2024

REPIC: 20 anni di innovazione per soluzioni globali e sostenibili

Da 20 anni REPIC sviluppa soluzioni sostenibili in vari Paesi, in particolare nel Sud globale. In occasione del suo anniversario, ripercorriamo la storia di una piattaforma interdipartimentale per la promozione delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle risorse nella cooperazione internazionale.

Fotografia che mostra i pannelli solari installati sul tetto di un'azienda in Sudafrica

Nel 2004 la Svizzera ha lanciato un progetto innovativo: la piattaforma interdipartimentale REPIC («Renewable Energy, Energy and Resource Efficiency Promotion in International Cooperation»), che riunisce la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e l’Ufficio federale dell’energia (UFE). Il suo obiettivo?Sostenere le iniziative in materia di energie rinnovabili, efficienza energetica e gestione sostenibile delle risorse in Paesi a basso e medio reddito. Due decenni dopo REPIC ha sostenuto oltre 200 progetti in 60 Paesi, a beneficio di 2,3 milioni di persone. Ha consentito di ridurre le emissioni di CO₂ di 288 277 tonnellate e di formare oltre 6400 persone. La piattaforma si basa sull’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e sui relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). REPIC incoraggia i progetti che hanno un impatto sostenibile, sia dal punto di vista ecologico che economico e sociale, per il maggior numero di persone possibile.

Mappa del mondo che mostra i Paesi in cui vengono realizzati i progetti sostenuti da REPIC.

Un modello innovativo unico

Sin dall’inizio REPIC ha puntato sulla collaborazione tra attori pubblici e privati, consentendo a imprese, ONG e partner locali di unirsi intorno a un unico obiettivo: sviluppare soluzioni concrete alle sfide ambientali, integrando gli aspetti economici, sociali, ambientali ed energetici della sostenibilità. Questa sinergia è probabilmente uno dei principali punti di forza della piattaforma. La produzione annua di energia dei progetti sostenuti da REPIC ammonta a 22 240 MWh, un dato che corrisponde per esempio ai bisogni di 20 000 nuclei familiari di una città del Senegal per un anno, sulla base del consumo medio di un’economia domestica nella regione. La piattaforma ha quindi un impatto significativo in questo settore.

Oltre al sostegno finanziario, REPIC offre un quadro favorevole allo scambio di know-how tra la Svizzera e i Paesi partner. Ogni progetto sostenuto deve soddisfare dieci criteri di idoneità:

  • Paesi in via di sviluppo o in transizione;
  • ambito di sviluppo REPIC;
  • esigenze locali;
  • innovazione;
  • trasferimento di conoscenze e di tecnologie svizzere;
  • obiettivi, attività e tappe misurabili;
  • orientamento alla moltiplicazione/replicazione;
  • progetto sostenibile (dal punto di vista economico, sociale e ambientale);
  • organizzazione svizzera;
  • contributo REPIC max. 50 per cento del budget totale.

Inoltre, gli obiettivi devono essere misurabili e avere un potenziale di moltiplicazione, garantendo al contempo una sostenibilità economica, sociale e ambientale. Infine, l’organizzazione deve essere svizzera e il contributo di REPIC non deve superare il 50 per cento del budget totale.

Grafico che mostra il numero di progetti sostenuti da REPIC dal 2004.

Due esempi di progetti sostenuti da REPIC

L’ONG svizzera Nouvelle Planète, fondata nel 1986, sostiene le iniziative delle comunità rurali emarginate per migliorare in modo duraturo le loro condizioni di vita, proteggendo al contempo l’ambiente. Con il sostegno di REPIC, ha realizzato un progetto per promuovere il biogas in cinque comuni della provincia di Trà Vinh, in Vietnam. Questo progetto consente di lottare contro la deforestazione, di ridurre l’inquinamento dovuto agli escrementi degli animali da allevamento e di migliorare la salute delle famiglie riducendo la loro dipendenza dalla legna da ardere. Oggi 491 famiglie – molte di più delle 321 previste – utilizzano il biogas per cucinare, il che permette loro di ridurre i costi e di migliorare la loro qualità di vita. Riutilizzando il digestato come fertilizzante naturale,

il progetto massimizza le risorse locali e migliora la produttività agricola, creando un sistema sostenibile che incarna la visione di REPIC: soluzioni locali con un forte impatto sociale e ambientale.

In India, REPIC ha sostenuto l’azienda CANDI nell’installazione di pannelli solari sui tetti delle fabbriche locali, un’iniziativa di successo in linea con gli obiettivi della piattaforma. Il suo obiettivo? Ridurre la dipendenza delle aziende dalle energie fossili diminuendone i costi energetici. Ne è risultata una riduzione significativa delle emissioni di CO2 (quasi 90 000 tonnellate evitate finora grazie ai progetti solari di CANDI in India), oltre a una maggiore autonomia energetica dell’industria.

Questi due esempi illustrano solo una parte dei numerosi traguardi conseguiti da REPIC nell’Africa subsahariana, nell’America latina, nell’Europa dell’Est e in Asia proponendo soluzioni concrete a diverse problematiche: accesso all’energia pulita, gestione dei rifiuti e agricoltura sostenibile.

Tra continuità e rinnovament

Dal 2004 REPIC sostiene l’avvio e lo sviluppo di progetti pilota nel campo delle energie rinnovabili. Nel 2022 la piattaforma raggiunge un nuovo traguardo con l’introduzione di «Rollout», uno strumento volto a seguire i progetti nella loro fase iniziale di commercializzazione, rafforzandone così l’impatto e la sostenibilità. Questa iniziativa colma una lacuna nel finanziamento dei progetti, spesso chiamata la «valle dalla morte», quando il passaggio da un prototipo di successo a un prodotto commercializzato è difficile da finanziare. Grazie a «Rollout», REPIC aiuta i progetti a superare questi ostacoli sostenendo attività critiche come l’industrializzazione della produzione, il trasferimento di know-how o l’avvio della distribuzione.

Grazie al sostegno di REPIC, il nostro progetto per l’allevamento ittico delle specie autoctone del lago Tanganica in Tanzania è passato dalla fase pilota a quella commerciale, diventando così il primo progetto sostenuto dal programma Rollout. Questo sostegno ci permette di superare le sfide iniziali della commercializzazione, integrando AQUASMART – uno strumento di gestione digitale che consente una migliore organizzazione dell’approvvigionamento energetico – ed estendendo la rete di distribuzione del pesce fresco grazie all’utilizzo di una macchina del ghiaccio alimentata con l’energia solare.
Severin Spring, cofondatore di Sustain Switzerland

«Rollout» consente quindi a progetti come quello di Sustain Switzerland di passare dalla fase pilota a quella commerciale, garantendone la sostenibilità e rendendo queste innovazioni più interessanti per gli investitori privati. Per esempio, il progetto di Sustain Switzerland in Tanzania, volto a sviluppare un allevamento di acquacoltura solare, ha beneficiato di questo sostegno per superare le sfide legate alla produzione e all’accesso all’energia in una regione isolata.

Allo stesso tempo, l’aumento del budget assegnato a REPIC (2,8 milioni di franchi per i progetti pilota e «Rollout») testimonia la fiducia riposta dalla SECO, dall’UFAM, dall’UFE e dalla DSC in questa piattaforma, rafforzandone il ruolo nella promozione delle tecnologie sostenibili.

Infografica che mostra gli impatti dei progetti REPIC.

Una storia di successo che ispira

Dopo due decenni di attività, REPIC dimostra che la collaborazione interdipartimentale sta dando i suoi frutti: sostenendo progetti locali innovativi di portata internazionale, le sfide possono essere trasformate in opportunità. Queste iniziative hanno consentito di migliorare la vita quotidiana di centinaia di comunità, contribuendo al contempo a lottare contro il cambiamento climatico.

Grazie a progetti sempre più ambiziosi e a un quadro rafforzato per garantire la sostenibilità delle soluzioni messe in atto, REPIC illustra l’impegno della Svizzera nella promozione delle tecnologie sostenibili e a favore di un futuro più rispettoso dell’ambiente.

Contatto

Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC)
Eichenweg 5
3003 Berna